FIGLINE- “Ci aspetta una vendemmia anticipata di qualche giorno, di una settimana. Sarà l’ennesima volta, quest’anno sarà un po’ più sentita, a causa delle alte temperature e dalla siccità,” così racconta Thilo Besaçon, viticoltore biologico che coltiva tre ettari a Figline. ” Per noi è ancora prestissimo contiamo di iniziare a fine agosto.”
Per quanto riguarda la vendemmia anticipata, in largo anticipo per temi di siccità e caldo estremo, alcune aziende sono già al lavoro secondo quanto emerge da un monitoraggio di Coldiretti Toscana con la neonata associazione Vigneto Toscana. La raccolta è partita da alcuni giorni un’azienda agricola di Portoferraio (Livorno), sull’Isola d’Elba che ha iniziato a raccogliere le uve di pinot nero.
Per quanto riguarda l’effetto della crisi climatica sulla viticoltura: “Per me e per i colleghi che sento abitualmente le perdite possono arrivare fino al 30%, non dimentichiamo che ci sono stati dei fenomeni estremi, come delle grandinate che hanno portato diversi danni nelle vigne,” sottolinea Besançon. “Purtroppo possiamo dire che ci siamo abituati a queste problematiche, dovremmo attrezzarci per fronteggiare meglio queste situazioni. Per quanto mi riguarda ritengo fondamentale lavorare ancora meglio sulle pratiche biologiche per portare più sostanza organica di maggiore qualità al suolo che possa aiutare a trattenere meglio la ritenzione idrica e superare meglio la siccità.”
“Dal punto di vista istituzionale servirebbe un sistema di raccordo tra istituzioni e coltivatori molto più snello, immediato e rapido anche solo in relazione a bandi per acquisti di macchinari. In modo da dare risposta immediata alle esigenze mutate ed estreme.”
Sentiamo l’intervista a Thilo Besaçon, viticoltore biologico di Figline