FIRENZE – Sarà un nuovo autunno caldo per la scuola. Nei giorni scorsi il ministro Bianchi ha annunciato l’assunzione di 94.130 unità di oersonale docente, 10.116 di personale Ata, 361 dirigenti scolastici, oltreché 60 di personale educativo e 422 insegnanti di religione. I posti per docenti attribuiti alla Toscana sono 6-400, ma dato che gli aventi diritto sono meno, molti non saranno assegnate, come ha confermato il direttore dell’Usr Roberto Curtolo. Secondo i sindacati le cattedre non assegnate saranno quasi la metà, circa 3.000.
“E’ ma conseguenza del meccanismo scelto, che riserva metà dei posti ai vincitori dei concorsi e metà alle graduatorie ad esaurimento, che in molti casi sono vuote, ed esclude invece le graduatorie per le supplenze, che sono invece piene di docenti” dice Claudio Gaudio, segretario Cisl Scuola Firenze-Prato: “Il governo apra, come chiediamo da tempo, alla stabilizzazione dei precari, persone che già lavorano nella scuola, in molti casi ormai a 4/5 anni o più”. Il problema di personale non riguarda però solo i docenti, ma anche il personale Ata: “Già normalmente a Firenze-Prato mancano 150 unità, ora con il mancato rinnovo del personale covid, molte scuole rischiano di non riaprire”