TOSCANA- Con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto negli ultimi dieci anni, e una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo, il consumo di suolo torna a crescere e nel 2021 sfiora i 70 km2 di nuove coperture artificiali in un solo anno. Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale, dei quali 5.400, un territorio grande quanto la Liguria, riguardano i soli edifici che rappresentano il 25% dell’intero suolo consumato. Si tratta della fotografia tracciata dall’ultimo rapporto sul consumo di suolo a cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).
“La Toscana viaggia ad una velocità più ridotta rispetto ad altre regioni, infatti è a 294 ettari annuali di consumo di suolo negli ultimi dodici mesi,” spiega a Novaradio l’ingegnere Michele Munafò che ha partecipato alla redazione del rapporto. “Per dare un’idea la Lombardia che ha fatto il valore più alto negli ultimi mesi sfiora i 900 ettari, il Veneto 684, l’Emilia Romagna poco sotto il Veneto.”
Tra il 2006 e il 2021, l’Italia ha perso 1153 chilometri quadrati di suolo naturale , con una media di 77 chilometri quadrati all’anno. Le trasformazioni urbane hanno reso il suolo impermeabile, causando allagamenti, ondate di calore, perdita di aree verdi, di biodiversità e dei servizi ecosistemici, con un danno economico stimato in quasi 8 miliardi di euro l’anno.
Tra i comuni virtuosi di media grandezza il risultato migliore è stato quello di Impruneta. “Abbiamo valutato diverse componenti tra cui quanto suolo è stato perso portando esempi che possano essere di stimolo, ” spiega Munafò. “Sappiamo la grande responsabilità dei comuni e che ogni metro quadro di suolo è importantissimo”.
Il consumo del suolo ha conseguenze serie non solo dal punto di vista ambientale: come ha sottolineato la Commissione Europea nel presentare la strategia per il suolo per il 2030, «suoli sani sono essenziali per raggiungere la neutralità climatica, per un’economia pulita e circolare, per fermare la desertificazione e il degrado del territorio, per invertire il processo di perdita di biodiversità, per garantire cibo sano e per salvaguardare la salute umana».
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Consumo di suolo, Toscana, rapporto ISPRA, “294 ettari persi nell’ultimo anno, 1/3 rispetto alla Lombardia”- ASCOLTA
Redazione Novaradio