FIRENZE – “Una situazione insostenibile” al pronto soccorso del policlinico fiorentino di Careggi: è qualla che denuncia il sindacato autonomo degli infermieri NurSind, segnalando che lunedì scorso erano presenti in pronto soccorso una trentina di persone in attesa di ricovero, alcune addirittura da sabato: “Tra questi quattro pazienti attaccati a ventilatori per problemi respiratori che necessitavano di assistenza continua. Questi pazienti a causa della gravità delle condizioni sostavano nell’area deputata alla gestione dei pazienti covid, senza però essere risultati positivi”. Alle 15 i pazienti in attesa di triage erano 55 e 30 aspettavano un posto letto.
“Una situazione eccezionale certo – spiega Riccardo Baldassini, Nursind Careggi – ma la quotidianità racconta ogni giorno di persone che non riescono ad accedere ai reparti”. E il problema non è il covid, spiega, ma la carenza di personale, le procedure che rallentano l’accettazione, e l’organizzazione delle bolle covid che non funziona. All’origine, il solito problema: pochi posti letto e pochi operatori: “La Regione dice che siamo un disco rotto, ma la verità è che serve più personale, solo a Careggi almeno 200 persone”.
“Il Deas – commenta il sindacato – deve tornare a fare il Deas, cioè gestire problemi di salute acuti e la Regione deve sviluppare un modello di assistenza extra-ospedaliero che non faccia ricadere tutto sul pronto soccorso”. E’ poi “necessario sbloccare immediatamente le assunzioni”.