TOSCANA – Sindacati delle sanità sull’orlo di un nuovo sciopero, sull’onda della stretta sulla spesa per il perdonale annunciata dalla Regione e le voci sempre più insistenti che raccontano di un nuovo importante “sbilancio” della spesa sanitaria 2022 – già alcune centinaia di milioni di euro, secondo quanto riportano alcuni quotidiani locali – che fa temere di dover intervenire nuovamente sui conti della sanità, a poche settimane dalla manovra correttiva di bilancio.
A mettere in allarme i sindacati non sono le voci, ma gli annunci arrivati nell’incontro con la Regione della settimana scorsa in cui sono stati preannunciati contrazioni di spesa di 130 milioni rispetto ai 2,45 MD di euro previsti a fine 2020. “A sei mesi di distanza dall’accordo firmato a febbraio (con cui la Regione si impegnava a nuove assunzioni, ndr), le stesse persone tra cui il governatore Giani e l’assessore Bezzini, ci hanno convocato per dirci che per il personale ci sono 130 milioni in meno: non perché sono state spesi in più quest’anno, ma rispetto alle previsioni di spesa della delibera novembre 2020: roba da matti” tuona Mauro Giuliattini, segretario Fp Cisl Toscana che parla accordi “traditi”. “Una cifra del genere, che significa qualcosa come 2.000 infermieri in meno, il 10% del personale infermieristico” regionale, aggiunge. Il taglio riguarda la spese del personale, ma prevede anche una decurtazione del salario accessorio dei dipendenti.
“E’ evidente che siamo preoccupati: c’è la recrudescenza del covid e c’è da fare la vaccinazione per gli over 60: si fa le nozze con i fichi secchi. E non parliamo poi del resto” aggiunge, mettendo in fila le altre criticità: carenza personale ospedaliero, la riduzione del personale medico sulle ambulanze del 118, le difficoltà delle associazioni di volontariato impegnate nell’emergenza-urgenza per l’aumento dei costi energetici. “Se c’è un buco che ce lo dicessero, questo è un metodo cialtronesco” conclude, promettendo l’avvio della mobilitazione ” acosto di piantare un tenda davanti alla Regione: non staremo fermi e zitti”