PIOMBINO – “No ad un’opera che si vuole fare e basta, saltando qualunque studio preliminare”. Alla vigilia dell’incontro in Regione che il commissario al rigassificatore Eugenio Giani ha organizzato con i rappresentanti dei gruppi consiliari Comune di Piombino, Legambiente Valdicornia con il suo presidente Adriano Bruschi parla a Novaradio, e fa subito appello a governo e Regioni: “Anziché inseguire gas si sblocchino i progetti fermi sulle rinnovabili: quelli sui parchi eolici off shore, dalla Toscana alla Sicilia, dalla Sardegna al basso Adriatico, porterebbero qualcosa come 90 gigawatt ma che sono fermi: hanno superato le VIA ma sono bloccati”.
D’accordo dunque con il Comune di Piombino a guida centrodestra in questa battaglia per un diverso modello di approvigionamento energetico? Niente affatto. “Come il comune di Piombino, siamo contrari al rigassificatore ma per motivi diversi: non tanto per le conseguenze negative per lo sversamento in ingenti quantità di acqua fredda e cloro, con possibili danni all’ambiente e alle culture ittiche. Il problema è di fondo: il cambiamento climatico e la scelta del rinnovabile al posto del fossile”. Una strada che il Comune di Piombino non sembra sposare: “Ci sono due progettti di parchi fotovoltaici alla Bocca di Cornia pronti a partire. Ne abbiamo discusso con i progettisti, abbiamo ottenuto importanti modifiche che non impediscono l’agricoltura e lo sviluppo del territorio Ma il Comune di ha bloccati, e talvolta con motivazioni incomprensibili. Un esempio? Uno di questi si vedrebbe dall’area di Populonia. Che però è a sei chilometri di distanza….”