FIRENZE- Dopo oltre 7 anni di restauro e 20mila ore di lavoro torna alla vita l’arazzo della battaglia di Roncisvalle, capolavoro quattrocentesco che rappresenta la battaglia tra cristiani e saraceni narrato nel poema epico la chanson de Rolano conservato al Museo nazionale del Bargello e restaurato dall’Opificio delle Pietre dure. Adesso è possibile ammirarlo al museo del Bargello.
L’arazzo della Battaglia di Roncisvalle, tagliato su tutti i lati, è un frammento di un panno verosimilmente lungo più di 10 metri: fa parte del ciclo di arazzi con Storie di Carlo Magno e di Orlando, insieme ad almeno altri nove frammenti noti e conservati in diversi musei e collezioni private. Realizzata prevalentemente in lana e seta, l’opera custodita dal Bargello si trovava in un pessimo stato di conservazione a causa dello sporco intenso, dei tagli, delle lacerazioni e soprattutto delle grandi lacune della struttura tessile. L’apparente completezza era infatti offerta da una tela rigida che, applicata sul retro, era stata dipinta in corrispondenza delle lacune.
Lo ha raccontato ai nostri microfoni Marco Ciatti, soprintendente dell’Opificio delle pietre dure