FIRENZE – Sulle stragi mafiose del 1993 “molto si sa, molto ormai è stato acclarato e ci sono sentenze passate in giudicato. Su queste cose a mio avviso le indagini non devono mai finire, perché c’è sempre qualche aspetto da chiarire”. Parole del procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, oggi a margine di un convegno per il 29mo anniversario della strage di via dei Georgofili. “Stiamo facendo uno sforzo per tentare di arrivare a chiarire gli aspetti che ancora rimangono oscuri, speriamo di riuscirci”.
Secondo l’associazione Tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, c’è da fare un ultimo e più difficile sforzo: quello di individuare il “terzo livello”: “A livello giudiziario – ha detto l’acvvocato di parte civile e portavoce Danilo Ammannato – Firenze è arrivata alla verità giudiziaria al 90%. Secondo l’associazione dei familiari manca ancora un 10% e riguarda il ruolo di due persone ancora da chiarire”, e cioè “i concorrenti esterni alla mafia, che ci sono. Non si parla si mandanti, Cosa nostra non ha mandanti, ma ha concorrenti esterni che la orientano e che le suggeriscono”. Così a margine di un convegno nella sede della presidenza della Regione Toscana a Firenze per il 29mo anniversario della strage di via dei Georgofili.
Al convegno, assieme a Luigi Dainelli, presidente dell’Associazione delle vittime della Strage dei Georgofili, anche il presidente regionale Eugenio Giani, che ha ricordato come quella notte di 29 anni, fa fu tra i primi ad accorrere sul posto in qualità di allora assessore al traffico del Comune di Firenze nella giunta guidata da Giorgio Morales: “Conoscevo Fabrizio Nencioni, come comandate dei Vigili Urbani della stazione di Porta Romana avevamo un rapporto stretto. Fu straziante scoprire tra le macerie i corpi di tutta la sua famiglia. E quando scoprimmo che non si era trattato di una fuga di gas ma di una bomba, alla pietà subentrò la rabbia”
Le celebrazioni di commemorazione della strage sono iniziate stamani con l’intitolazione di una parte del Parco del Mensola alle due piccole vittime della strage, Nadia e Caterina Nencioni. Stanotte invece, come ormai avviene da molti anni, un corteo partirà da piazza Signoria per giungere in via de Gergofili alle 1.04, orario dell’esplosione.