FIRENZE – Nelle indagini sulla presunta trattativa Stato-mafia e sulle stragi del 1992 e 1993, la procura di Firenze ha sentito come persona informata sui fatti un giornalista, Giovanni Mucci, 70 anni, pistoiese, per sapere se fosse venuto a conoscenza di eventuali incontri tra Marcello Dell’Utri e i fratelli Graviano quando egli faceva parte dello staff che a inizio 1994 preparava un partito vicino a Silvio Berlusconi, che poi sarebbe diventato Forza Italia. Lo riporta il quotidiano Il Tirreno, facendo risalire al 10 maggio scorso il colloquio dei pm di Firenze Luca Tescaroli e Luca Turco col testimone.
In particolare a Giovanni Mucci è stato chiesto dai pm di ricordare se avesse appreso qualcosa dal capo dello staff allestito da Dell’Utri, Ezio Cartotto, un consulente che aveva formato i manager di Publitalia e che venne ingaggiato per l’operazione del nuovo partito su cui a suo tempo Cartotto è stato interrogato da inquirenti. Il manager è morto nel marzo scorso per Covid. Ora, secondo quanto riportato, Giovanni Mucci, ai pm fiorentini in questa occasione ha detto di non sapere nulla di un incontro tra i fratelli Graviano e Dell’Utri, uno dei collaboratori più stretti di Berlusconi, aggiungendo che “Ezio Cartotto, responsabile dello staff in cui lavoravo, non mi ha mai riferito nulla” e anche di “non sapere nulla su quanto Cartotto ha detto su Dell’Utri”. Nella ricerca di complicità esterne alle stragi, i pm fiorentini anche con questo interrogatorio hanno cercato riscontri a affermazioni del pentito Gaspare Spatuzza sulla possibilità che il 18 gennaio 1994 Dell’Utri abbia incontrato a Roma i fratelli Graviano, boss del quartiere Brancaccio di Palermo.