FIRENZE – “Abbiamo un’unica possibilità in queste giornate delicate, ed è continuare a mostrare l’unità sulla posizione che noi abbiamo verso la Russia, perché la Russia trae vantaggio dalle potenziali divisioni, che fino ad ora non ci sono, per continuare nell’attacco brutale all’Ucraina”. La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, alla conferenza europea The State of the Union ammette che l’approvazione del nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia non sarà facile, ma è un passo necessario . “Non abbiamo scelta, io sono ottimista sul fatto che possiamo trovare delle parole per cui tutti i leader europei, tutti, possano essere uniti” ha aggiunto. “Quell’unità deve continuare ad essere dimostrata, e se non lo facciamo, allora non solo avremmo deluso una popolazione coraggiosa che sta combattendo per l’Europa, per la sua integrità territoriale e per la sua sovranità contro il brutale attacco e l’invasione da parte della Russia, ma avremmo fallito noi stessi come leader politici. Le persone che vengono brutalizzate cercano da noi supporto, speranza, persino per sopravvivere. Loro capiscono che non c’è alternativa all’Europa.
“L’Ucraina vincerà” si dice sicura la presidente dell’Europarlamento, ma l’UE deve avere coraggio “Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e dobbiamo portare a termine la nostra politica di zero gas dalla Russia”. “Dobbiamo capire che il peso dell’ordine globale democratico ora poggia in modo più pesante che mai sulle spalle dell’Europa. Dobbiamo essere in grado di portarlo. È il nostro momento whatever-it-takes “ ha aggiunto: “Un momento che arriva una volta ogni generazione. Un momento in cui bisogna capire che l’Europa è anche nelle strade di Bucha, nei tunnel di Mariupol, nelle cantine di Irpin, sulle rive dell’Isola dei Serpenti”.
La presidente dell’emiciclo di Strasburgo ha anche parlato dell’ipotesi di una revisione dei trattati UE: “Possiamo cambiarli, ma in ultima analisi abbiamo bisogno della volontà politica per cambiare e per andare avanti con più Europa, non meno”. E invita l’Italia a continuare ad avere un uolo da protagonista: “Noi vogliamo avere l’Italia nel centro dell’Europa, con questo popolo che ha aperto le sue case, il suo cuore, per migliaia di ucraini”