FIRENZE – “Al lavoro per la pace”: è lo slogan del Primo Maggio di Cgil-Cisl-Uil per celebrare quest’anno la Festa dei lavoratori e delle lavoratrici, che anche nell’area metropolitana di Firenze vede il ritorno dei cortei nelle città dopo due anni di stop per pandemia. Fabio Franchi, segretario generale Cisl Firenze Prato (domenica sarà al corteo Prato e farà il comizio conclusivo in piazza delle Carceri alle 11:30): “Il 1° Maggio, come il 25 Aprile o il 2 Giugno, non sono solo date da celebrare, magari con la retorica delle frasi fatte; sono date da cui ripartire per difendere e rafforzare la coesione sociale, che sta alla base della nostra democrazia e del nostro vivere quotidiano e che è oggi messa a dura prova dalla pandemia, dalla guerra, dal lavoro che manca o che troppe volte è mortificato. Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze (domenica parteciperà ai cortei di Sesto Fiorentino ed Empoli).
“In piazza quest’anno i lavoratori anche per chiedere un cessate il fuoco in Ucraina” dice Dalida Angelini, segretaria della Cgil Toscana, che sarà alla manifestazione nazionale organizzata ad Assisi. Anche perché la guerra mette a rischio lavoro e sviluppo: “Servono investimenti su infrastrutture e energia alternativa, ma i fondi devono essere vincolati a favorire la buona occupazione. E sulla vicenda dei dividendi da 7 milioni di euro decisi da Toscana Aeroporti, è durussima “Una vicenda vergognosa, non escludiamo ulteriori mobilitazioni”.
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