FIRENZE – È di 6 anni e 9 mesi la condanna chiesta dall’accusa per l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti nel processo di appello bis per la strage di Viareggio (Lucca). Nel primo appello Moretti fu condannato a 7 anni. In seguito della sua decisione di non rinunciare alla prescrizione, è decaduta l’accusa di omicidio colposo plurimo, mentre restano in piedi quelle di disastro ferroviario, incendio colposo e lesioni colpose. La procura generale ha chiesto anche la condanna a 5 anni e 9 mesi per l’ex ad Rfi Michele Elia, a 5 anni e 6 mesi per l’ex ad di Trenitalia Vincenzo Soprano, accusato di aver noleggiato e usato i carri merci tedeschi omettendo tra l’altro di far verificare l’avvenuta esecuzione dei controlli.
Pene ancor più pesanti – fino a 8 anni e 2 mesi – sono state chieste dalla Procura per alcuni manager italiani e dirigenti delle società tedesche e austriache proprietarie del vagone cisterna per Gpl che rompendosi provocò l’esplosione e la morte di 32 persone. La loro pena è stata ricalcolata dalla procura generale scorporando la parte relativa all’accusa di omicidio colposo plurimo, dichiarata prescritta con sentenza della Cassazione per il venir meno dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. 8 anni e 2 mesi per Peter Linowsky e Rainer Kogelheide (8 anni e 8 mesi nel primo appello); 7 anni e 4 mesi per Roman Mayer e Johannes Mansbart; 3 anni e 6 mesi per Paolo Pizzadini e Daniele Gobbi Frattini. Per Joachim Lehman, mputato in qualità di supervisore dell’Officina Jugenthal che non avrebbero controllato il carro cisterna sono stati chiesti 6 anni e 9 mesi di reclusione.
Nella gestione della sicurezza ci furono “omissioni gravi, gravissime e reiterate negli anni” ha detto il pm Salvatore Giannino, nella requisitoria. Il pm ha chiesto condanne a 5 anni e 8 mesi per Mario Castaldo, direttore divisione Cargo Trenitalia (condannato nel primo appello a 6 anni); 3 anni e 9 mesi per Francesco Favo, certificatore per la sicurezza di Rfi, e 3 anni e 8 mesi per Emilio Maestrini, responsabile dell’unità produttiva direzione ingegneria, sicurezza e qualità di sistema di Trenitalia.
La prossima udienza, con gli interventi delle parti civili, è fissata per il 5 maggio.