FIRENZE – Un protocollo d’intesa per dare il via a un investimento da 300 milioni di euro del magnate argentino Alfredo Lowenstein sulla tenuta medicea di Cafaggiolo (Firenze), in Mugello, prevede anche una modifica del tracciato della statale 65 della Futa che costeggia il borgo, non il castello, nel luogo dove ebbe prime radici la dinastia dei Medici e che è rimasto pressoché inalterato. L’accordo è stato firmato oggi da Regione Toscana e Comuni di Scarperia e Barberino di Mugello con lo stesso Lowenstein, proprietario dell’area di 620 ettari. Il magnate sudamericano è pure protagonista di un altro maxi-intervento avallato dagli enti locali, quello dell’ex caserma della Sanità militare in Costa San Giorgio sopra Ponte Vecchio e Boboli a Firenze. Nelle intenzioni asserite da Lowenstein il piano prevede il restauro di immobili vincolati di pregio storico architettonico e la creazione di poli turistici.
Non c’è una data di inizio lavori solo perché “si tratta di un protocollo d’intesa – ha spiegato il presidente della Toscana, Eugenio Giani – quindi è un’intesa sulle cose da farsi, non sono prevedibili i tempi per la partenza dei lavori. Ma in questo momento c’è chiarezza di idee sulle cose che ciascuno di noi deve fare”, tra queste c’è da sciogliere il nodo della variante alla strada 65 ‘della Futa’ sulla quale, ha annunciato la Regione, è aperto il tavolo con Anas. “Siamo d’accordo nel rivedere il tracciato della strada – ha dichiarato Giani – con spesa a carico della proprietà. La strada vedrebbe passare il tracciato stradale dall’altra parte della collina intersecandosi con il crinale”.
Secondo il piano presentato alla regione e ai Comuni gli interventi “si integreranno in modo armonico con agricoltura e paesaggio, storia, cultura”, come hanno spiegato il sindaco di San Piero-Scarperia Federico Ignesti,e il sindaco di Barberino Giampeiero Mongatti.
Tra i servizi un centro polifunzionale di 25.000 metri quadri per sport, tempo libero, benessere, formazione, fiere. Lowenstein ha voluto dire che si tratta di “un regalo al Mugello, alla Toscana, all’Italia”.