TOSCANA – Si fa sempre più affollato e “bipartisan” il fronte di chi si oppone alla prospettiva di veder costruire nell’area di Coltano, periferia sud di Pisa, all’interno del parco di Migliarino-San Rossore, una grande base da70 ettari e 440 mila metri cubi di edifici per dare una nuova casa al Gis e e al nucleo cinofili dei Carabinieri, oltre al battaglione “Tuscania”.
Dopo l’allarme lanciato dalle forze di opposizione di sinistra (“Diritti in Comune” in testa), la presa di distanza del Os di Pisa (“una scelta sbagliata”), il nervosismo trapelato dalla segreteria del Pd di Enrico Letta (che pure ufficialmente non si espone), ieri si è espresso chiaramente (benché con un certo ritardo) anche il sindaco leghista di Pisa Michele Conti, che ha parlato di una “vicenda che lascia perplessi e mortifica le istituzioni locali e la comunità”, lamentando il fatto che il Comune non abbia ricevuto atti ufficiali da parte del Ministero della Difesa: “La pianificazione urbanistica è una cosa seria e, a maggior ragione per interventi che prevedono consumo di suolo e un significativo impatto ambientale, i territori e le comunità vanno coinvolti preventivamente”.
Netta la posizione di contrarietà al progetto da parte di Legambiente: “Le funzioni che il governo vuole collocare nell’area di Coltano sono incompatibili con quelle di un Parco naturale” dice Fausto Ferruzza, presidente regionale.
E se per ora il governatore toscano Giani prende tempo (“ho già richiesto che ci vengano forniti i progetti, di cui io allo stato attuale non sono a conoscenza, ma che dovranno essere approfonditi”), contro l’idea della base a Coltano si schiera senza se e senza ma l’ex governatore (pisano di Pontedera) Enrico Rossi: “Siamo convinti che faremmo meglio a recuperare una delle tante caserme” dichiara, aggiungendo: “Il Pnrr usato per spese militarimi pare che già questo sia una cosa non condivisibile. Se poi ci mettiamo che si va a fare una bella colata di cemento nel centro del parco di Migliarino-San Rossore viene da chiedersi: che abbiamo di fatto male in Toscana per meritarci tutto questo?”. Poi una stoccata a Giani: “Credo che agisca seriamente e responsabilmente cercando di fare l’interesse della Toscana, ma la politica è qualcosa di più ampio spettro, e oltre i ruoli istituzionali penso che si debba dire la propria opinione e farla sentire anche per rafforzare il lavoro che svolgono i giornali e tante altre persone, come i sindaci, all’interno delle istituzioni”.