FIRENZE – Stato di agitazione al Lamma, il Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale di Regione e Cnr, notissimo per il suo servizio meteo: i lavoratori protestano oggi contro l’annunciata decisione di non prorogare i contratti a tempo determinato, comunicata nei giorni scorsi. Un presidio è stato organizzato stamani davanti alla sede della Regione Toscana, con la richiesta di un incontro con l’assessora all’ambiente Monia Monni.
“Da domani una ricercatrice perderà il suo lavoro, e nelle prossime settimane sarà la volta di altri quattro nostri colleghi” denunciano Cgil e Flc Cgil Firenze, che hanno inviato una lettera di diffida legale all’amministratore del Lamma. La decisione è stata motivata, spiegano i sindacati, “dalla prospettata impossibilità, non solo attuale ma anche futura, di avviare le procedure di stabilizzazione”. La legge infatti prevede la stabilizzazione dei ricercatori dopo tre anni di contratto, ma i fondi non ci sarebbero. “Una scelta – segnala Riccardo Benedetti, della rsu del Lamma – in palese contrasto con l’attuale stato di sottodimensionamento del personale del Consorzio. Negli anni scorsi la Regione ha approvato una che ha attribuito nuove funzioni al Consorzio Lamma, per l’assolvimento delle quali prevedeva l’assunzione di 12 unità di personale, di cui però sono stati assunte soltanto cinque”.
“Una proroga di almeno un anno è invece possibile, anche in base a quanto prevede la cosiddetta ‘legge Madia’ sulla stabilizzazione del personale della ricerca – insiste Benedetti: “Se non si agirà tempestivamente, l’effetto sarà quello non solo di una riduzione del personale, ma anche la difficoltà di portare avanti i progetti scientifici seguiti dai nostri colleghi”. La ricercatrice che da domani sarà senza contratti, ad esempio, stava lavorando ad un progetto di monitoraggio degli incendi, tema ancor apiù attuale dagli effetti della siccità che viviamo e ancor di più con l’avvicinarsi all’estate.