FIRENZE – Positivo il bilancio del 2021 per il Tribunale amministrativo della Toscana: nonostante la pandemia e lo svolgimento quindi in forma telematica di gran parte dei procedimenti, i giudici amministrativi hanno portato a conclusione tutti i quasi 1.700 ricorsi presentati: oltre 2.100 provvedimenti pubblicati, di cui circa 1.500 sentenze: il tempo medio per arrivare a sentenza è stato di 90 giorni.
Procede lo smaltimento dell’arretrato storico avviato negli anni passati: i ricorsi pendenti in un anno sono passati da 4.259 a 3.818, dunque con un abbattimento dell’arretrato pari al 10,35%. Dieci anni fa, i ricorsi pendenti erano oltre 8.200. Tutto questo, sottolinea il presidente Roberto Pupilella alla vigilia della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico amministrativo, a dispetto la carenza di organico: 11 giudici per tre sezioni (contro i 15 previsti), situazione che dovrebbe migliorare dal 2023 con la prevista apertura di una 4/a sezione. “Se dovesse essere attivata – spiega – in breve tempo elimineremmo tutto il contenzioso arretrato”.
Tra le materie dove l’attività è stata più vivace, per quanto riguarda l’anno passato, l’edilizia conta 354 ricorsi e rimane la materia che produce più contenzioso. Il 2021 ha anche fatto registrare il numero più alto di ricorsi in materia di appalti pubblici degli ultimi cinque anni (206 in tutto), mentre crollano i ricorsi in materia urbanistica (solo 10). Tra le materie che hanno visto un incremento dei casi nel periodo pandemico, l’aumento di ricorsi dei genitori di alunni con difficoltà nell’apprendimento scolastico, anche per la gestione delle lezioni in Dad.
Tra le questioni di cui si occuperà a breve il Tar, ci sono anche temi “caldi” come il ricorso contro l’obbligo del casco per i monopattini elettrici deciso dal Comune di Firenze (il 6 aprile) o le questioni ambientali: il ricorso contro la VIA alla Solvay di Rosignano (a settembre) e due ricorsi contro le pale eoliche nel grossetano – non risulta invece ancora alcun ricorso depositato contro il progetto di parco eolico a Villore di Vicchio. Un altro settore che impegna molto l’attività dei giudici amministrativi è quello dell’immigrazione, oggetto di 180 ricorsi. Da segnalare l’alto numero dei casi sull’ emersione dei migranti non in regola, soprattutto colf e braccianti agricoli prevista legge Bellanova del 2020. Circa la metà sul totale dei ricorsi in tema immigrazione hanno riguardato il ricorso contro il diniego di questure e prefetture, e in larghissima parte sono stati risolti a favore dei migranti, come ha spiegato Carlo Testori, presidente della seconda sezione del TAR Toscana.
