FIRENZE – Migliore organizzazione del sistema, investimenti strutturali e non per l’evento spot, sostegni in grado di sorreggere una programmazione “che abbia respiro e faccia respirare pubblico e operatori”, ma anche la necessità di un osservatorio dello spettacolo che censisca soggetti, operatori e realtà attive sul territorio. È quanto emerso dal percorso partecipativo degli Stati generali dello spettacolo dal vivo in Toscana, organizzato da Fodazione Toscana Spettacolo, Regione Toscana e Anci, che dal 24 febbraio al 14 marzo ha coinvolto gli operatori dello spettacolo dal vivo in un confronto sul futuro del settore dopo due anni di pandemia
A presentare il risultato dei tavoli Cristina Scaletti, presidente della Fondazione Toscana spettacolo onlus. “Circa 150 soggetti – ha detto Scaletti – compagnie e artisti toscani hanno partecipato alle attività proposte con oltre 200 taccuini consegnati. Avendo così raccolto la sfida ci avete dimostrato in qualche modo che i due anni di bolla, dormiente quanto lacerante, in cui anche lo spettacolo dal vivo è stato relegato, non hanno compromesso la visione e la voglia di elaborare una prospettiva. Capacità e volontà che testimoniano un’altissima determinazione e professionalità degli operatori del settore, forse disincantati ma con la voglia di essere e di esserci più che mai”. Ascolta>>
Durante l’iniziativa al cinema La Compagnia di Firenze, la presidente di Fondazione Toscana spettacolo Cristina Scaletti ha consegnato al presidente della Toscana Eugenio Giani, il documento finale degli Stati generali. “E’ una ripartenza vera. Questa occasione di confronto porta con sé l’attivazione della cultura come motore di sviluppo, in linea con il Dna della Toscana che vuol uscire dall’emergenza e prospettare un modello di crescita che sulla cultura si poggia molto – ha commentato Giani -. Noi sulla cultura vogliamo puntare. Se fino ad oggi abbiamo dovuto lavorare in difesa a causa della pandemia, che tante risorse ha spostato necessariamente altrove, da oggi con la cultura giochiamo al contrattacco. Valorizzeremo i teatri e i luoghi di espressione di spettacolo dal vivo, danza, musica, cinema. Gli Stati generali ci hanno fornito quella base programmatica per il lavoro dei prossimi tre anni – ha aggiunto Giani – in cui potremo pianificare risorse, squadre e azioni a lungo termine mettendo a frutto il lavoro sinergico con le amministrazioni comunali e le istituzioni culturali di cui la Toscana ha una densità tra le più alte in Italia. Dello spettacolo dal vivo abbiamo un disperato bisogno non fosse altro perché la cultura ci dà quel messaggio profondo di speranza e di rigenerazione cui l’uomo oggi più che mai anela e nella dimensione dello spettacolo dal vivo trova un ottimo alleato”. Ascolta>>