FIRENZE – “Vedo il popolo ucraino vivere quello che in Italia fu la Resistenza con i partigiani e con la popolazione civile che in certi momenti contro i nazisti dovettero usare le armi”. Così il governatore Giani, commentando l’intervento video alla Camera del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la risposta del premier Draghi: “Penso che in questo momento la nostra cultura di pace fa i conti con la brutalità ingiustificata, da crimini di guerra che il presidente Putin sta portando avanti in un Paese millenario di grande storia, cultura e coraggio dei suoi cittadini”.
Sul fonte accoglienza, sono oltre mille (1.054) dato aggiornato dalla questura di Livorno a ieri, i profughi di guerra ucraini, in prevalenza donne e bambini, arrivati in città negli ultimi 15 giorni. Quasi tutti, il 95% circa, ha trovato sistemazione e alloggio da parenti e conoscenti già presenti sul territorio. La comunità ucraina a Livorno e provincia conta 2.500 persone ed è la seconda comunità straniera dopo quella albanese. Il resto viene sistemato nei luoghi di accoglienza individuati e predisposti dalla Prefettura.
A Siena, intanto, 38 posti sono stati messi a disposizione nelle scuole d’infanzia comunali, cui si aggiungono alcuni posti negli asili nido. Sono le prime disponibilità reperite dal Comune per dare eventuale ospitalità a bambini e bambine provenienti dall’Ucraina.