FIRENZE – “Sarebbe disonesto dire alle persone che l’Italia non avrà conseguenze da una guerra così vicina. Quando c’è una guerra in casa ci sono delle conseguenze, come l’accoglienza ai profughi. Adesso si parla di qualcosa più di 2,5 milioni di profughi dall’Ucraina, ma la previsione è 7-8 milioni. Parliamo di numeri epocali, l’Italia sarà coinvolta. Sarà uno sforzo enorme, già adesso stiamo lavorando con tutte le prefetture, la protezione civile, il ministero dell’interno”. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto, a margine dell’assemblea congressuale Upi. “Dovremo – ha aggiunto – fare uno sforzo sul territorio anche per mappare le disponibilità del terzo settore, dei tanti privati che stanno offrendo aiuto e supporto. C’è tutta la questione sanitaria, molti profughi arrivano non vaccinati o addirittura positivi. Dovremo lavorare anche sull’integrazione, non solo sull’accoglienza. Queste persone dovranno essere indirizzate a lavoro, i ragazzi dovranno essere indirizzati verso il sistema scolastico”.
La Toscana, che ufficialmente ospita oltre 2.000 profughi – ma probabilmente in realtà sono assai di più – ha però già esaurito i 300 posti nei CAS a disposizione e sta cercando di incrementare con l’aiuto dei Comuni e le organizzazioni di volontariati quelli approntabili nei cosiddetti “alberghi d’ospitalità” perché i 150 finora resi disponibili sono insufficienti.
E se già ieri l’assessora alla protezione civile Monia Monni aveva introdotto il tema della necessarie risorse da parte del governo per far funzionare la macchina dell’accoglienza, preoccupazione è quella espressa oggi dal presidente Anci Toscana, Matteo Biffoni: “Al momento i numeri sono sotto controllo, ma siamo di fronte ad un esodo che non abbiamo mai visto: siamo andati in tilt con 180 mila persone degli sbarchi di 5 anni fa, ora si parla di 7-800 mila persone. Bisognerà mettere in campo tutte le forme di risposta, in un contesto in cui non sappiamo quanto durerà e come finirà la guerra. I numeri fanno spavento”