FIRENZE – La comunicazione è arrivata come una doccia gelata nei giorni scorsi: “La polveriera Spazio comune”, nata nel 2014 dall’occupazione degli spazi dismessi della mensa universitaria del complesso di Santa Apollonia, è ufficialmente sotto sgombero. La richiesta formale è stata avanzata nei giorni scorsi alle autorità di pubblica sicurezza dal DSU – Diritto allo studio universitario regionale , che ha in gestione gli ex spazi della mensa per conto della Regione Toscana, proprietaria della struttura.
Una notizia che ha messo in allarme la comunità di attivisti – giovani, studenti, ma anche cittadini e residenti del quartiere – che nel corso degli ultimi 8 anni hanno animato lo spazio con eventi, incontri e iniziative di condivisione e socializzazione, per far sì che quello spazio e tutto il complesso di Santa Apollonia con il suo chiostro, diventato un “buco nero” con la chiusura della mensa, fosse a disposizione della collettività.
E così è scattato il presidio permanente, con l’organizzazione di alcune iniziative già nello scorso fine settimana, in difesa dell’uso pubblico e libero dello spazio, che proseguirà anche nei prossimi giorni. “Qua non si tratta di uno sgombero voluto da privati ma la logica è la stessa, quella dell’uso privatistico di uno spazio pubblico” spiega Francesca, una delle animatici de La Polveriera: “Il DSU, con la Regione alle spalle, si muove per riprendersi lo spazio ma non fa alcuna chiarezza sulla sua destinazione futura”.
Un futuro su cui peraltro si è discusso a lungo: il destino di Sant’Apollonia è stato al centro di ben due percorsi partecipativi voluti proprio da Regione Toscana, cui hanno preso parte non solo La Polveriera ma tutti i soggetti interessati a Sant’Apolllonia, in primis i residenti, da cui è emerse una indicazione forte per l’uso a disposizione del quartiere degli spazi. “Un percorso che ora, complice l’emergenza covid e il cambio della giunta, ora la Regionn mostra di voler accantonare” sottolinea Francesca: “Per questo invitiamo tutti a mobilitarsi e darci una mano nell’organizzazione di eventi per far vivere santa Apollonia”