FIRENZE – Misure di sicurezza straordinarie anche se il più possibile “”invisibili” in vista della Conferenza dei sindaci e dei vescovi del mediterraneo che per una settimana metterà Firenze sotto i riflettori internazionali: la contemporanea presenza nel capoluogo di papa Francesco, del Presidente dell Repubblica, del premier Draghi e di portporati e primi cittadini dalle due sponde del Mediterraneo ha portato alla predisposizione di una piano che vedrà l’arrivo in città di qualcosa come 1.00 agenti – comprese le forze speciali antiterrorismo, tiratori scelti, artificieri e così via.
Il meeting tra i vescovi prenderà il via mercoledì nel complesso di santa Maria Novella, dove è atteso l’arrivo anche premier Draghi, che prima interverrà alla Conferenza dei vescovi nel complesso di santa Maria Novella. Nel pomeriggio alle 17,30 sarà al Teatro del Maggio Musicale per l’incontro con rappresentanti del mondo istituzionale, economico e associativo del territorio: tra i temi, i progetti del Pnrr che riguardano la Toscana e la loro implementazione, ma anche gli altri progetti infrastrutturali irrisolti (tav, autostrade, aeroporti), e la richiesta di poterei speciali per i sindaci delle città turistiche.
Da giovedì sera invece prenderà il via – prima a Villa Bardini, poi a Palazzo Vecchio – ‘incontro dei sindaci, con 65 delegati da 15 paesi e tre continenti, interverrà venerdì mattina anche il direttore generale dell’Unesco, e sabato ci sarà presenza del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Il culmine dell’evento sarà domenica, quando Papa Francesco parlerà in Palazzo Vecchio ai sindaci, e poi celebrerà la messa nella basilica di Santa Croce, alla presenza anche del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e successivamente l’Angelus in piazza.
L’evento fiorentino, arriva in un momento di alta tensione internazionale, con i venti di guerra che soffiano tra Russia e Ucraina ma, ha sottolineato Nardella, l’auspicio è che “da Firenze arrivi un messaggio di pace e di dialogo”.
-
play_arrow
220219_002
My Recording
Ben presente anche al governatore toscano Eugenio Giani il legame – storico-ideologico ma quanto mai attuale – con l’Ucraina: “Firenze e Kiev – ha detto – sono gemellate dal 1978 e Kiev, da sempre è definita la seconda Gerusalemme. Con questa iniziativa Firenze, e con essa la toscana, confermano la propria vocazione di terra di pace e di dialogo”.