TOSCANA – L’unione fa la forza contro il caro-bollette: per far fronte agli effetti sempre più concreti del rincaro di luce e gas sulle bollette – gli aumento vanno dal 50% in su – che incide direttamente sulle famiglie il sindacato dei pensionati Spi Cgil lancia la sua dea: costituire un gruppo di acquisto solidale (Gas) che possa, con la forza del numero, riuscire a “scontare” prezzi migliori rispetto alle tariffe “di mercato”. Un modo per fare “massa critica” e arginare gli effetti potenzialmente devastanti sulle tasche dei cittadini, che però non è rivolto solo ai pensionati: “Tra le famiglie più colpite – spiega a Novaradio il segretario toscano Alessio Gramolati – quelle a basso reddito e quelle in cui smart working e dad hanno fatto volare i consumi) ”
Le pre-adesioni sono già partite tra gli iscritti a tutte le federazioni della Cgil: obiettivo è raggiungere almeno 10 mila firme. “Ci rivolgeremo a operatori selezionati, che usano energie rinnovabili e rispettano i diritti dei lavoratori – assicura Gramolati – poi una volta ottenuto la bozza di proposta di contratto per il GAS, la sottoporremo agli interessati, che a quel punto potranno decidere, senza impegno e nella massima trasparenza”
Ovviament l’iniziativa, chiarisce Gramolati, non è certo risolutiva: “E’ chiaro che del tema si deve occupare il governo: a monte vanno risolti i nodi della politica energetica e sulle nostre fonti di approvvigionamenti. Il che – chiarisce – non significa aprire a nuove trivellazioni ma far funzionare l’estrazione delle fonti che già abbiamo, a partire dal geotermico, fino ad una politica che rilanci le rinnovabili. E poi c’è il tema dell’equità – con la necessità di far contribuire la compagnie che hanno acquistato a il gas 0,2 e ora rivendono a 0.8 al metro cubo. E, non ultimo, il tema dei salari, che devono essere adeguati all’inflazione”.
>>> Ascolta l’intervista integrale