TOSCANA – Palazzi storici e monumenti al buio ieri sera anche in Toscana – da piazza della Signoria a Firenze a piazza del Campo a Siena – per sensibilizzare il governo sugli effetti che il caro bollette avrà a breve sui bilanci degli enti locali. All’iniziativa,stando ai calcoli dell’Anci, hanno partecipato in serata circa tremila Comuni, spegnendo per mezz’ora o un’ora edifici particolarmente rappresentativi. Obiettivo dei sindaci, evitare di dover tagliare servizi ai cittadini: per il caro bollette, la stima di un surplus di spesa di 550 milioni di euro. “Se non c’è un sostegno o una compensazione, i Comuni entrano in una situazione di difficoltà” la richiesta che arriva dall’associazione dei Comuni.
“Per il caro energia solo a Prato 3,5 milioni in più, 70-80 milioni per i Comuni di tutta Regione” dice a Novaradio Matteo Biffoni, presidente Anci Toscana, che sulla disposnibilità del governo di mettere sul piatto 5 miliardi, avverte: “Non credo basteranno: non ci sono i Comuni, ma anche le famiglie e le imprese”.
Da parte dei primi cittadini non si chiede l’autorizzazione allo scostamento di bilancio ma un fondo. La richiesta al governo è di aumentare il più possibile il plafond di risorse destinate a tamponare questa situazione, almeno nell’immediato. “Noi come Comuni i conti dobbiamo farli tornare, anche a costo di tagliare servizi. Non vorremmo toccare tasse e tariffe” ma se qualcosa non cambia sarò inevitabile, fa intendere: “Lo scorso anno abbiamo deciso di non far pagare la Tari alle imprese messe in ciris dal covid per 5 milioni di euro, quest’anno non so se ci riusciremo”. “Dalla leva fiscale agli incentivi energetici – aggiunge – il governo intervenga o saremo costretti a tagliare i servizi”.