TOSCANA -Comparto sanitario in protesta, oggi a Firenze, per chiedere maggiori assunzioni nel sistema sanitario e migliori condizioni di lavoro sul fronte della sicurezza e dei carichi di lavoro e di stress. Un centinaio di persone si sono riunite davanti alla sede della Regione Toscana in piazza Duomo per il presidio indetto da Nursind Toscana, sindacato autonomo degli infermieri, che ha mobilitato i propri iscritti anche per uno sciopero nazionale.
In Toscana il sindacato autonomo non ha firmato l’accordo con la Regione che invece hanno siglato i sindacati di settore di Cgil, Cisl e Uil: “In Italia mancano all’appello oltre 63mila infermieri – spiega Giampaolo Giannoni, coordinatore Nursind Toscana – e la Toscana è tra le regioni messe peggio, con un fabbisogno di quasi 4mila professionisti”. In piazza anche Daniele Carbocci membro della direzione nazionale Nursind. “In questi due anni abbiamo manifestato tante volte davanti alle Regioni, ma non siamo stati ascoltati, quindi questa volta abbiamo deciso di fare un’azione molto forte come lo sciopero in sanità, ma non potevamo farne a meno e ci risulta che gli infermieri abbiano aderito in maniera importante. Il Governo non ha mai accettato le nostre proposte per rendere più dignitose le condizioni di lavoro ed economiche degli infermieri”.
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Oggi alla protesta del Nursind si unisce anche lo sciopero nazionale della sanità pubblica indetto da USB. Presidi in matinata a Firenze davanti l’assessorato regionale alla Salute, a Livorno davanti alla Prefettura, e a PIsa in piazza XX Settembre. “Lo slogan di questa protesta – spiega Stefano Corsini del coordinamento regionale Usb pubblico impiego – è ‘sanità al collasso, operatori esauriti’ sia dal punto di vista fisico per colpa della pandemia, ma anche psicologico per il carico di stress. In occasione del presidio a Firenze avevamo chiesto un incontro con l’assessore Bezzini, ma siamo stati ricevuti dal responsabile relazioni sindacali che ha ascoltato le nostre richieste. Chiederemo ancora una volta l’incontro con l’assessore perché vogliamo sapere che idea della sanità pubblica ha la Regione Toscana”. Nel pomeriggio prevista una protesta della Usb anche a Pisa.