CAMPI BISENZIO – Dopo molte ore di trattativa al Mise, intesa ieri in serata tra tutte le parti coinvolte – governo, azienda, istituzioni e sindacati – all’accordo quadro per la reindustrializzazione della ex Gkn di Campi Bisenzio, ora “4Q” dopo il passaggio di proprietà all’imprenditore Francesco Borgomeo.
L’accordo che delinea la “cornice” entro cui poi si svilupperà il percorso di reindutrializzaizone, stando a quanto si apprende, accoglie i punti rivendicati dai lavoratori: garanzia della continuità occupazionale e dei diritti contrattuali acquisiti, ammortizzatori sociali per transizione, corsi di formazione per i lavoratori, partecipazione della Rsu.
“Entro il 15 febbraio Borgomeo si è impegnato a comunicare il nome del soggetto che effettuerà la reindustrializzazione e il piano industriale” dice Daniele Calosi: “Abbiamo inoltre ottenuto la garanzia il reimpiego di tutti i lavoratori presenti alle stesse condizioni contrattuali, e tutele anche per quelli dell’indotto. Non ultimo, la garanzia che la rsu sarà tra i soggetti presenti all’interno del comitato di sorveglianza incaricato di monitorare il buon andamento delle diverse fasi della reindustrializzazione”.
>>> Ascolta il segretario FIOM Cgil Firenze e Prato, Daniele Calosi
Ora l’accordo passa al vaglio dell’assemblea dei lavoratori che dovranno approvarlo o meno: la riunione potrebbe esserev fissata già per domani o al massimo lunedì.
Rimangono molto cauti i rappresentati del Collettivo di fabbrica Gkn: l’accordo quadro su chiarezza, tempi e garanzie del processo di reindustrializzazione della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) , ricordano, è vincolato all’approvazione del referendum dei lavoratori e all’assemblea permanente: “il perno dell’accordo è la garanzia della continuità occupazionale e dei diritti dei lavoratori” e “andrà ulteriormente completato da accordi in sede aziendale, Noi anche oggi, come ogni giorno da quel 9 luglio siamo ancora in piedi e continuiamo a insorgere”.