FIRENZE – Sono 25 le nuove pietre d’inciampo collocate a Firenze, tra oggi e giovedì, per ricordare le vittime delle deportazioni naziste e fasciste nei luoghi dove vissero. I segni della memoria fanno parte del progetto voluto dalla Comunità ebraica di Firenze e dal Comune e varato nel 2019. Le piccole targhe in ottone, realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig, sono incastonate su cubetti di cemento che vengono incassati nel selciato di fronte all’ultima abitazione della vittima.
Il programma di oggi è iniziato in via delle Oche 11 con la posa della pietra in ricordo di Diodato Gastone Sadun. Tra gli appuntamenti quelli in via degli Speziali 3 (la pietra dedicata a Angela Todesco Benedetto), piazza Santo Spirito 9 (per commemorare Rudolf Levy), in via Mannelli 25 (Archimede Piani), via Capo di Mondo 50 (in ricordo di Oliviero Della Torre, Anna Lina Fiano, Massimo Della Torre, Manlio Della Torre), via Manin 3 (Annetta Disegni Vogelmann e Sissel Vogelmann). Ultimi due appuntamenti della giornata in via Masaccio 76 (in ricordo di Gina Cave Bondì, Elena Segré, Giulio Segré, Lidia Segré) e in via Duprè 51 (Leone Camerino).
Giovedì 20 gennaio sono in programma sei cerimonie in altrettanti luoghi della città. Tra i partecipanti l’assessore alla cultura della memoria e toponomastica di Palazzo Vecchio Alessandro Martini, l’assessore regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini, il presidente della Comunità ebraica di Firenze Enrico Fink, oltre ai familiari e ai rappresentanti di Aned, Anni, Museo della deportazione di Prato.