TOSCANA – Si moltiplicano gli attestati di cordoglio e i ricordi dalla Toscana per la morte del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, avvenuta nella notte. Sassoli, nato a Firenze 65 anni fa, si era trasferito a Roma da giovane, ma aveva sempore mantenuto un legame particolae con la terra d’origine – compresa la fede calcistica per la Fiorentina.
“Una notizia terribile” ha commentato il governatore Giani , che para di “perdita enorme per la politica, per la buona politica, italiana ed europea”. “Sassoli – ha aggiunto – ha interpretato con grande correttezza ed equilibrio il suo ruolo di presidente dell’assemblea di Strasburgo ma senza mai rinunciare alla battaglia per difendere e rinnovare i valori dell’europeismo, impegnandosi in prima persona contro l’insidia dei populismi e dei nazionalismi”
Lo ricorda come “un grande fiorentino, un grande europeo” il sindaco di Firenze Dario Nardella, annunciando le bandiere a mezz’asta a Palazzo Vecchio. “Siamo davvero senza parole. David era una persona eccezionale, uomo politico di talento e di profondissima umanità” aveva commentato a caldo. “David – prosegue – è stato giornalista e politico di prim’ordine, rimasto fiorentino e ‘viola’ nel cuore malgrado si fosse trasferito a Roma da giovane. “A Firenze – aggiunge il sindaco – era tornato nel 2019, da pochi mesi presidente europeo, per ricevere le Chiavi della città come omaggio ‘Per il costante impegno da dedicato alle istituzioni comunitarie e per il conseguimento di significativi risultati a favore di un’Europa unita, pacifica, inclusiva e aperta al dialogo con i popoli vicini’. Parole che sentiamo ancora più vive oggi, nella speranza che seguendo il suo esempio le istituzioni europee possano reggere la sfida della pandemia e delle forze centrifughe”.