TOSCANA – “Una settimana di continuazione delle vacanze non l’avrei vista una cosa sbagliata, sarebbe stato un elemento di ragionevolezza. Però non voglio assolutamente fare polemica perché io sono un sostenitore delle scuola in presenza, quindi, la decisione del Governo è questa e noi opereremo in questo senso e cercheremo di darci da fare per far funzionare tutto nel migliore dei modi”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, su Rai Radio 1 commentando la decisione del Governo di non rinviare il rientro a scuola in presenza.
“Opereremo nel modo in cui si sta discutendo – ha aggiunto – ovvero con la messa a casa delle classi laddove vi sono dei contagiati, si discute se debbano essere due o quattro positivi, ma sono linee guida che emergeranno dopo la riunione stasera del Governo”. Giani ha poi ribadito la necessità dell’introduzione dell’obbligo vaccinale: “Soprattutto ora – ha detto – è necessario arrivare a previsioni di obbligo vaccinare sempre più estese”.
Non è convinto invece che l’obbligo vaccinale sia la soluzione giusta l’infettivologo Francesco Menichetti: “La variante omivcron corre sulle gambe del milione circa di infetti, e di altrettanti che sono entrati in contatto con loro. Sarebbe come inseguire una Ferrari con una Cinquecento” dice, aggiungendo: “Per arginare la situazione i vaccini sono fondamentali ma hanno bisogno di tempo per esercitare il loro effetto, vanno accompagnati con misure rstrittive: ad esempio il ‘lock down dei non vaccinati’ che si è visto come in Germania sia riuscito a tamponare la situazione”
>>> Ascolta l’intervista a Francesco Menichetti