TOSCANA – I contagi s’impennano a oltre 4.000 il giorno, i ricoverati sono cresciuti del 35/40% in 7 giorni, il sistema dei centri di tamponamento è in crisi e lo è anche quello di tracciamento. Ma Giancarlo Landini, direttore del dipartimento di medicina dell’Asl Toscana Centro, lancia un messaggio di rassicurazione e responsabilità a tutti: “Omicron si sta diffondendo rapidamente ma non facciamoci prendere dal panico: chi ha la terza dose non finisce in ospedale”. Lo dicono i dati dei ricoveri, spiega Landini a Novaradio. I posti letto occpati in Toscana nei reparti covid sono quasi 570 ma il professore non sembra preoccupato dei numeri in assoluto, quanto piuttosto dal loro profilo: “Non abbiamo nessun paziente che abbia ricevuto la dose booster. Ci sono alcuni pazienti tra chi ha fatto la due dosi da oltre 4-5 mesi, ma i loro sintomi in genere non sono gravi e li curiamo senza problemi. Il vero problema – aggiunge sono i non vaccinati: rappresentano il 70-80% dei ricoverati, sono spesso in gravi condizioni e dobbiamo assolutamente convincere a vaccinarsi.
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Chi ha fatto la terza dose secondo il professore deve essere vigile senza farsi prendere dall’ansia: “E’ vero che ormai quasi tutti hanno un contagiato trasparenti , familiari, amici o colleghi che abbiamo incontrato: basta però con i tamponi se non si hanno sintomi, si rischia solo di bloccare il sistema” dice Landini, che sul sistema di traccuiamento andato in tilt in Toscana ammette: “Il tracciamento è un tabù: bisogna dire che va fatto. Ma nella situazione attuale, con 4.000 casi al giorno, è impossibile da mantenere e anche poco utile”.
L’invito da parte di Landini è quindi potenziare al massimo il sistema vaccinale – prime, seconde e terze dosi – e prendere provvedimenti più restrittivi che premino le persone vaccinate. Bene dunque la proposta del governo di ridurre il tempo di quarantena per chi ha avuto la terza dose, e anche il “lockdown per i non vaccinati” che ieri è tornato a invocare il sindaco di Firenze Nardella. La vera soluzione però rimane una sola: “Ne usciremo solo con l’obbligo vaccinale, come per il vaiolo e la polio, prima o poi il governo dovrà introdurlo”.