FIRENZE – La commissione bilancio del Senato si è espressa sulle delocalizzazioni, ma il risultato è assai lontano da quello chiesto dai lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio e da molti altri nella stessa situazione. Nella seduta del 20 dicembre, i senatori hanno preso in esame due emendamenti: uno firmato da Matteo Mantero, senatore di Potere al Popolo, che era stato scritto dagli operai GKN e da un gruppo di giuristi e giuriste solidali e l’altro, un emendamento governativo scritto da Orlando Todde e Giorgetti.
La Commissione, con un voto trasversale di PD, Leu, Italia Viva, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, ha bocciato l’emendamento Mantero e ha approvato quello governativo. Unici voti contrari 5 Stelle e una parte del gruppo misto.
Ma cosa prevede l’emendamento approvato? Prevede che i datori di lavoro che impiegano più di 250 dipendenti e che intendano procedere alla chiusura di una sede, con minimo 50 licenziamenti, dovranno comunicare almeno 90 giorni prima per iscritto l’avvio della procedura ai sindacati, alle regioni, al Ministero del Lavoro e al Mise. Dovranno poi elaborare un piano della durata massima di 12 mesi per limitare le ricadute occupazionali ed economiche della chiusura. Previste sanzioni se l’impresa è inadempiente agli impegni assunti o ai tempi e alle modalità dell’attuazione del piano, pari al doppio del “ticket di disoccupazione”- circa 3.000 euro.
“Una norma del tutto inutile, che non impedisce ma anzi proceduralizza le delocalizzazioni, e introduce sanzioni irrisorie per le imprese” commenta Dario Salvetti, del collettivo di fabbrica Gkn: “Con questa norma il ricorso per articolo 28 che ha interrotto la procedure di licenziamento non avremmo neppure potuto presentarlo” dichiara. Ora l’attenzione è rivolta al passaggio di proprietà dello stabilimento dalla Gkn driveline all’advisor Borgomeo: “Abbiamo scongiurato due volte il licenziamento ma non il rischio di una lenta agonia. Un minuto dopo la firma del passaggio di proprietà dovremo essere coinvolti su tempi e modalità della reindustrializzazione. Vigiliamo e non smobilitiamo, la battaglia continua con alte forme”
Ascolta l’intervista a Dario Salvetti, collettivo di fabbrica Gkn
