FIRENZE – La raccolta differenziata sul territorio di Ato Toscana centro cresce nonostante il periodo di pandemia. È questo quanto risulta, spiega una nota, dal documento dell’Agenzia regionale recupero risorse, che certifica dati ed andamento della raccolta differenziata per i 273 comuni toscani. In particolare nell’Ato Toscana centro, la raccolta differenziata nel 2020 è cresciuta dell’1,46%, arrivando ad un totale del 66,56%, nonostante un contesto caratterizzato dalla consistente riduzione della produzione di rifiuti (-7%) determinata dalla pandemia.
L’effetto si è concentrato soprattutto sulle attività commerciali ed i servizi ed ha riguardato in particolare i comuni più grandi e le città d’arte. In questo quadro, 15 comuni – tra i quali Firenze e Montecatini Terme – con oltre 500mila abitanti, hanno registrato nel complesso una riduzione superiore al 10%.
Ancora, nonostante la riduzione della produzione di rifiuti abbia interessato in modo particolare le attività produttive – che danno un contributo importante alla raccolta differenziata –, si è comunque registrato un aumento della raccolta differenziata in 32 comuni dei 65 presenti nell’ambito.
Tra in comuni che registrano un aumento, emergono quelli che nel corso del 2020 hanno completato la trasformazione delle modalità di raccolta, in particolare si segnalano le performances di Figline e Incisa Valdarno (+17,74%), Campi Bisenzio (+16,43%), Fiesole (+11,42%), Sesto Fiorentino (+8,58%) e Calenzano (8,18%). Nel 2020 solo 12 comuni mostrano valori di raccolta differenziata inferiori al 65%. Tra questi, alcuni (come, per esempio, Montale, Rignano e Vernio) solo per pochi decimali.
Negli altri nove comuni – Firenze, Pistoia e Montecatini Terme in testa – nel 2021 è stata avviata la trasformazione dell’organizzazione dei servizi, i cui risultati stanno confermando la possibilità di raggiungere un valore di ambito del 75% già a partire dal 2024.