SESTO FIORENTINO – La tramvia deve passare dal polo scientifico universitario di sesto fiorentino e la soluzione della cosiddetta staffa con un’unica fermata davanti al futuro liceo Agnoletti non è sufficiente. È quanto emerso oggi dalla tavola rotonda promossa dall’Università di Firenze che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti interessati: dalle varie componenti dell’ateneo, lavoratori e studenti compresi, al Cnr, ai comuni di Sesto e Firenze. Da qui al 2026 con il trasferimento dei nuovi dipartimenti il Polo aumenterà l’utenza da 4 mila a oltre 9.000 persone, ha sottolineato Francesco Alberti, mobility manager dell’ateneo e delegato della rettrice, invitando a riaprire il confronto. “Tra la proposta della Regione e la nostra ci sono 300 metri. Un accordo è possibile, ma attenzione: fermate troppo distanti porterebbero gli utenti a usare l’auto”
Una critica all’idea della “staffa” arriva da Stefano Pelli, mobility manager del Cnr: “La proposta delle Regione rischia di ridurre i chilometri e le fermate ma non i tempi, perché comporta curve strette e più lente”. Altro punto critico del progetto, la cosiddetta “rottura di carico” prevista a Peretola.
Rimangono fortemente contrari all’ipotesi di staffa con fermata unica le rappresentanze studentesche. “Al Polo c’è una casa dello studente che rimane sempre mezza vuota: i borsisti la rifiutano perché irraggiungibile con i mezzi pubblici” dice Francesco Barbieri, Sds: “No a soluzioni che sanni di contentino ma che non servono a nessuno”