TOSCANA – Nel 2021 il Pil della Toscana dovrebbe posizionarsi sopra al dato nazionale (+6%) con un consuntivo pari al +6,2%, mentre per il 2022 il Pil procapite della regione secondo le stime resterà superiore di quello italiano (30.800 euro contro 29mila). E’ quanto afferma il Focus sull’economia regionale di Ires Toscana per la Cgil, presentato oggi a Firenze, secondo cui però “la seconda parte dell’anno può essere caratterizzata negativamente sia dal perdurante clima di insicurezza legato al contenimento del virus, che dalla incerta normalizzazione delle catene di fornitura internazionali”.
Secondo il presidente di Ires Toscana, Gianfranco Francese, “la normalizzazione dal punto di vista della gestione dell’emergenza, insieme ad una massiccia messa a disposizione di risorse pubbliche, appaiono gli strumenti principali e indispensabili per l’avvio di una dinamica economica anticiclica in grado di stimolare e consolidare una nuova stagione di consumi privati e di investimenti produttivi e per favorire una ripresa dell’occupazione all’insegna della qualità e della stabilità”.
La segretaria generale di Cgil Toscana Dalida Angelini ha ricordato che “siamo in mobilitazione da tempo per chiedere al Governo un cambio di passo a partire dalla lotta alla precarietà. Risorse ce ne sono, è il momento del coraggio e di guardare a chi ha tenuto in piedi il Paese in questo periodo di crisi e pandemia: la crescita va accompagnata al lavoro di qualità”.