FIRENZE – La protesta dei lavoratori Gkn di Campi Bisenzio è tornata nuovamente in piazza stamani con un flashmob davanti alla prefettura di Firenze: fumogeni, cori e striscioni, per manifestare tutta la rabbia per la decisione dell’azienda, comunicata ieri in una raccomandata arrivata ai 422 operai, di voler riaprire la procedura di licenziamento collettivo e per l’annullamento di un incontro, previsto per stamani, dedicato al piano di reindustrializzazione.
Una delegazione della Fiom-Cgil, guidata dal segretario nazionale Michele De Palma e dal segretario provinciale Daniele Calosi, è stata ricevuta in prefettura. “Abbiamo spiegato quanto le istituzioni stanno latitando e incasinando la nostra vertenza” dice Matteo Moretti, del Collettivo di fabbrica: “Stamani dovevamo incontrare l’advisor in presenza per capire delle manifestazioni di interesse di cui si è parlato con la stampa, ma in nottata è stato fatto saltare, ed è stato convocato per domani un incontro on line” aggiumge, spiegando che invece l’accordo con il governo prevedeva che in caso di offerte per l’acquisizione, sarebbero dovute essere presentate prima ai rappresentanti dei lavoratori e dopo al tavolo del Mise. “C’è un gioco delle parti che non si sa dove cominci o dove finisce” aggiunge Moretti: “E il governo non sta facendo quello che deve fare”. Il premier non sembra intenzionato a discutere del decreto delocalizzaizoni, ma così al governo, conclude “sono complici di questi fondi finanziari che stanno distruggendo questo territorio”.
Per domani pomeriggio la sottosegretaria al lavoro Alessandra Todde ha convocato un nuovo incontro, ma è proprio quel che ha fatto – e quel che non ha fatto il governo a finire nel mirino delle critiche dei lavoratori e dei loro rappresentanti: “Il governo non lo incontriamo dal 7 ottobre, hanno avuto tempo per fare tutto e non hanno fatto nulla” commenta Daniele Calosi: “A che gioco stanno giocando?”. “Domani – aggiunge – noi non vogliamo incontri che servano solo a formalizzare le procedure di licenziamento, questo il Ministero lo sa: doveva farsi garante della serietà dei processi di reindustrializzazione, e non lo sta facendo”.
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Dario Nardella, che per la soluzione della vicenda chiede l’intervento di Invitalia: “Lo dico senza polemiche, mi risulta che ad Invitalia siano state date altre priorità di altri siti industriali del Paese e non di Firenze, ed io su questo vorrei una rassicurazione del Governo che Invitalia sia pienamente coinvolta nell’operazione di ricerca di nuovi investitori per la Gkn”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio, sulla vertenza Gkn. “Ho preso contatto – ha aggiunto il sindaco – con il dottor Borgomeo che è l’advisor incaricato di trovare nuovi investitori, abbiamo concordato insieme alla regione Toscana una prima riunione oggi, preparatoria del tavolo che ci sarà domani. Avevo infatti preso contatto anche con la viceministra Todde, insieme ai lavoratori, proprio per avere questo tavolo”.