FIRENZE – Il numero unico antiviolenza 1522 negli scontrini (e nella cartellonistica) di Unicoop Firenze e la raccolta fondi a quota 80mila euro. Unicoop Firenze, insieme alle altre Cooperative di consumo del distretto tirrenico, è in prima linea in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, in programma domani. L’obiettivo È far conoscere a tutti l’esistenza di un numero antiviolenza attivo 24 su 24 e sostenere concretamente i centri antiviolenza che prendono in carico le donne e le accompagnano fuori dalla situazione di pericolo. Una piccolo elemento, quello del numero 1522 impresso sullo scontrino, ma che può contribuire ad una riflessione da parte delle donne, ha spiegato Elena Baragli, presidente dell’Associazione Artemisia.
Per quanto riguarda la raccolta fondi – per contribuire c’è tempo fino a domani – sono i prodotti a finanziare il contributo per i centri antiviolenza. In tutti i punti vendita di Unicoop Firenze e delle altre Coop toscane per ogni bottiglia di olio extravergine di oliva Coop 100% italiano acquistato, un euro viene devoluto al progetto. Inoltre, nei 27 Coop.fi con forneria interna, si aggiunge anche il 5% del ricavato dalla vendita del pane 100% da farina toscana, coltivata senza l’uso di glifosato. Gli 80mila euro raccolti verranno poi suddivisi fra i 22 centri antiviolenza della regione, che li destineranno alle attività più urgenti per le donne vittime di violenza. “Solo con un cambiamento culturale che coinvolga tutte e tutti – ha dichiarato l’assessore alle pari opportunità della Regione Toscana Alessandra Nardini – questa battaglia per una società libera dalla violenza di genere può essere vinta”. “Ringraziamo tutti i soci e clienti – ha aggiunto Elisabetta Bruni, direzione soci Unicooop Firenze – che hanno scelto di aderire alla campagna, comprando i prodotti che finanzieranno le attività dei centri antiviolenza, e allo stesso tempo li invitiamo alla diffusione del 1522 e a farsi ambasciatori della sensibilizzazione sul tema della violenza di genere”.