FIRENZE – Una mostra con nove pergamene della Commedia dantesca, pagine manoscritte appartenenti a un codice trecentesco, conservate nell’Archivio storico dell’istituto degli Innocenti. È quanto propone l’istituto fiorentino dal 18 novembre al 28 dicembre con l’esposizione ‘Una eredità inaspettata. I frammenti della Commedia nell’archivio degli Innocenti’ per rendere omaggio a Dante, nell’anno delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte.
Le nove pagine, esposte per la prima volta al pubblico, erano state usate come ‘carte di guardia’, secondo le prassi librarie di riuso di pergamene antiche per le rilegature di nuovi libri, e si trovavano all’interno di alcuni registri contabili del Cinquecento appartenenti alla famiglia Violi e confluiti nel 1594 nell’archivio dell’istituto. Oggi le pergamene con la trascrizione tardo trecentesca della Commedia costituiscono unità archivistica a sé, ma la prima segnalazione inventariale le descrive nel 1912 ancora rilegate nei registri. Non si ha notizia del loro distacco da questi, certamente anteriore agli anni Novanta, quando, ormai sciolte, vennero studiate da Gabriella Pomaro, autrice del primo studio dedicato, che le associa a frammenti conservati altrove. Quest’anno le ricerche dell’archivio degli Innocenti hanno ulteriormente approfondito la vicenda consentendo di risalire, ad esempio, a quel cartolaio di via della Condotta che nel 1580 rilegò i libri contabili riutilizzando le pergamene su cui era trascritta la Commedia. Ascolta l’intervista a Annamaria Maccelli, direttrice dell’archivio degl’Innocenti.>>
“L’iniziativa – spiega la presidente dell’istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida – ci permette di rendere noto quanta ricchezza di materiali e documenti, anche inaspettata, contiene il nostro archivio, un patrimonio storico che riguarda la vita non solo di questa antica istituzione, ma anche dell’intera comunità cittadina con la quale è sempre stata in profondo dialogo”.