Maxi operazione anti-ndrangheta: arresti anche in Toscana, tra cui 3 portuali livornesi

TOSCANA – Il porto di Livorno, assieme a quello calabrese di Gioia Tauro come porte di ingresso della cocaina proveniente dal sudamerica e destinata ai mercati europei. La conferma a quello che già è emerso in precedenti operazioni è venuta dall’operazione “Nuova Narcos Europea”, condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dallo Sco e coordinata dalla Dda reggina nell’ambito di una più vasta operazione contro la cosca Molè di Gioia Tauro che ha visto interessate anche le Dda di Firenze e Milano.

Dall’indagine, infatti, è emersa l’esistenza di una associazione internazionale finalizzata al traffico di ingenti quantitativi di stupefacenti di cui avrebbero fatto parte alcuni dei presunti affiliati al clan tra cui l’elemento di vertice della stessa, Rocco Molé, figlio del boss Girolamo ‘Mommo” Molè.

Nel corso delle investigazioni sono stati individuati arrivi di cocaina sia al Porto di Gioia Tauro che a quello di Livorno. Proprio nell’area portuale labronica, tra il 6 e l’8 novembre 2019, sono stati sequestrati complessivamente 430 panetti di cocaina, del peso, ciascuno, di 1100 grammi circa, occultati in una cavità di laminati in legno spediti dal Brasile.

A seguito del ritrovamento, La Dda di Firenze ha aperto un’inchiesta parallela e collegata a quella di Reggio, che ha portato al coinvolgimento di tre portuali livornesi, che avrebbero avuto il compito di agevolare il recupero della droga. Un altro livornese, che invece il gip ha sottoposto a obbligo di dimora, avrebbe avuto il compito logistico di fornire appartamenti per le necessità di soggiorno degli ‘ndranghetisti in trasferta a Livorno quando dovevano sovrintendere ai trasporti di cocaina.

Sempre grazie alle intercettazioni, il 25 marzo 2020, in una masseria di Gioia Tauro (per la quale il GIP ha disposto il sequestro preventivo), sono stati sequestrati oltre 500 kg di cocaina in panetti, alcuni dei quali marchiati con il logo “Real Madrid”. Nell’occasione era stato arrestato Rocco Molè.

Nel troncone calabrese sono state arrestate 36 persone: 31 in carcere e 5 ai domiciliari. Oltre ai giovani rampolli di ‘ndrangheta, come Rocco Molé e Teodoro Crea, la polizia ha arrestato anche Antonio Albanese, genero del boss ergastolano Mommo Molé.