PISA – Giornata pisana per il Capo dello Stato Sergio Mattarella: stamani è in visita visita al Palazzo della Sapienza a Pisa, accolto dalle autorità regionali e locali, quindi al PalaCus per l’inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022 dell’Università di Pisa, il 678/mo dalla sua fondazione, assieme al ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Mess. Nel pomeriggio Mattarella è atteso alla Villa del Gombo, nell’ex tenuta presidenziale di San Rossore per il decennale del progetto Giovanisì, dove incontrerà un gruppodi nder 40 che la Regione ha chiamato a raccolta per discutere e tracciare le strategie delle prossime politiche giovanili.
In occasione dell’arrivo del Presidente della Repubblica, è stata convocata una manifestazione ‘No Green pass’ in piazza Martiri della Libertà a Pisa: circa 200 le persone accorse, che hanno trasformato il presidio in corteo per le vie del centro dopo avere concordato l’itinerario con i funzionari dell’ordine pubblico in piazza. La manifestazione è partita dopo che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato il Palazzo della Sapienza per dirigersi al PalaCus dove si tiena la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico e proseguirà per le principali vie del centro senza incrociare mai il corteo presidenziale.
Un’altra manifestazione di protesta in città è stata indetta dal collettivo studentesco “Sinistra per” in largo Ciro Menotti con lo sloga “Fateci spazio”: obiettivo della protesta è la scarsa attenzione del governo e delle istituzioni per l’Università e la richiesta di maggiori finanziamenti per i settori del diritto allo studio e la ricerca, ma anche per chiedere un ritorno il prima possibile delle lezioni in presenza per tutti gli studenti
Di ritorno alle lezioni in presenza ha parlato nel suo intervento odierno la ministra Messa: “E’ urgente e necessario che le università tornino a essere frequentate e vissute. E non si tratta solo di riaprire le sedi ma di riavviare un nuovo corso, consapevoli di alcuni forti segnali come la discussione della norma sul preruolo, gli impegni governativi sulla ricerca e alta formazione, l’avvio dei primi bandi” ha detto, promettendo: “Siamo a un cambio di passo”.