Campi Bisenzio (FI) – Il viceministro dello Sviluppo economico Alessandra Todde è arrivata a Campi Bisenzio (Firenze) alla Gkn per incontrare i lavoratori dell’azienda. Il viceministro è entrata dentro la fabbrica per confrontarsi con le rsu. Agli operai che da oltre due mesi sono in presidio permanente, la viceministra ha annunciato che un nuovo tavolo sulla vertenza è stato convocato per lunedì prossimo 20 settembre alle 15, sia in presenza al Mise che da remoto. “L’azienda non può pretendere un’interlocuzione anche con le parti sindacali – ha affermato Todde, parlando a margine di una iniziativa elettorale a Sesto Fiorentino (Firenze) – senza considerare che c’è una procedura di licenziamento aperta che, ricordo, scade il 22 di questo mese”. Poi ha aggiunto: “Non c’è nessun accordo da parte del ministero dello Sviluppo economico rispetto a piani che l’azienda ha presentato: noi siamo un’istituzione, non possiamo certo essere partigiani né da una parte né dall’altra”.
Alle parole incoraggianti delle viceministra pentastellata, hanno fatto però da contraltare quelle dell’ex premier Giuseppe Conte, arrivato anch’egli allo stabilimento nel quadro della sua giornata elettorale toscana: dopo aver assicurato alla Rsu che “tutto il M5S è con voi”, Conte si è mostrato assai più freddo verso l’idea di un decreto contro le delocalizzazioni selvagge: “Non può avere effetto retroattivo e non può risolvere questo problema, ma sicuramente deve essere un tassello che va a integrare una serie di misure che ci devono consentire di gestire quanto più efficacemente le crisi di impresa”. Ben più modesto l’orizzonte di riforma individuato da Conte, il che la dice lunga sulle difficoltà in questo momento di conciliare le posizioni tra i vari partner di governo, in particolare la Lega: “Dobbiamo anche rivedere la legislazione sull’amministrazione straordinaria – ha aggiunto Conte – è un po’ datata, un po’ vecchia, occorre una manutenzione per rafforzare ancor di più la prospettiva della continuità aziendale. Un altro strumento – ha detto ancora – è il salvataggio da parte dei lavoratori, cioè consentire, favorire che si formino cooperative dei lavoratori che con varie agevolazioni finanziarie possano dare continuità all’azienda”.