FIRENZE – Piero Pelù, Stefano Massini e Bobo Rondelli: sono alcuni degli artisti che stasera dalle 21, incontreranno i lavoratori della Gkn davanti ai cancelli dello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze), che la multinazionale Melrose ha deciso di chiudere licenziando tutti i 422 dipendenti e con loro anche gli addetti dell’indotto. Lo annuncia il collettivo di fabbrica su Facebook. Per l’occasione Massini porterà un testo da lui scritto e interpretato al Festival Letterature di Roma, che racconta il dramma dei lavoratori Gkn.
Con Massini ci sarà Piero Pelù, dopo che il rocker ha ospitato sul palco del suo concerto due operai della Gkn. La serata di musica e parole, trasmessa in streaming, vedrà protagonista anche l’Orchestra multietnica di Arezzo, a sostegno della battaglia per la dignità del lavoro. Tra i molti ospiti della serata, spiega il collettivo di fabbrica ci sarà anche il cantautore Bobo Rondelli insieme a altri cantanti, attori, attrici, registi, che con testi e video hanno raccolto l’invito di Stefano Massini a esporsi e prendere posizione su questi licenziamenti, simbolo di tanti troppi altri. Circa 1000 saranno i posti a sedere di fronte ai cancelli della fabbrica, prioritariamente riservati ai dipendenti e ai loro familiari, e ai lavoratori di altre vertenze.
“Non è l’offerta di visibilità agli operai da parte degli artisti, ma l’incontro tra due mondi del lavoro duramente colpiti come quello della metalmeccannica e dello spettacolo dal vivo” spiega Dario Salvetti, Rsu Gkn, che sull’andamento della vertenza esprime tutta la rabbia e l’amarezza dei lavoratori: “Le parole non contano, ora contano i fatti”. E non mancano critiche ai sindacati e alla classe politica: “Non doveva essere firmato l’accordo sullo sblocco dei licenziamenti, ora organizzino una una risposta forte, con mobilitazione e sciopero generale a settembre” dice Salvetti.
Quanto alla politica, ancora nessuna notizia dal governo, chiamato a riportare al tavolo di trattativa azienda e la proprietà del fono Melrose, mentre trascorrono i 75 gioni dopo i quali per legge i licenziamenti saranno operativi: “Melrose è più forte del governo anche perché le leggi e i governi, non solo l’ultimo, hanno agito perché Melrose potesse fare quel che voleva. Se il tempo che sta prendendo il Mise per riconvocarci serve per dividerci, per farci stancare e chiudere tutto con qualche ammortizzatore puntando sulla nostra disperazione, la promessa che facciamo – conclude Salvetti – è che questa vertenza diventerà ancora più esplosiva”
>>> Clicca per ascoltare l’intervista integrale a Dario Salvetti, Rsu gkn