TOSCANA -Prosegue il progressivo calo di nuovi contagi e ricoveri in Toscana mentre procede la vaccinazione. Il governatore Giani festeggia il superamento di quota 1,8 milioni di dosi somministrate e si dice favorevole alla possibilità che, stando così i dati, si possa dire addio all’obbligo della mascherina all’aperto. Eppure a livello comparato, la Toscana non procede velocemente come altrove in Italia: la Fondazione Gimbe, che nei giorni scorsi aveva segnalato il “ritardo” rispetto alle altre Regioni, certifica come nella nostra Regione ancora troppi siano i ricoverati in terapia intensiva covid.
I dati odierni sostanzialmente confermano il trend in atto: 60 nuovi casi, 6 decessi, con i ricoverati che scendono a quota 200 (23 in meno rispetto a ieri), di cui 42 in terapia intensiva (8 in meno). Oggi si registrano 6 nuovi decessi: 4 uomini e 2 donne con un’età media di 75,3 anni. Numeri che fanno sbilanciare il governatore Giani sull’ipotesi di togliere l’obbligo delle mascherine all’aperto, “una settimana prima o dopo non cambia nulla. Il fatto che avendo oggi in Toscana 60 contagiati, cioè un numero sempre più inferiore, sono convinto che possiamo entrare nel ragionamento di toglierci la mascherina, naturalmente per periodi in cui i contagi sono a questo livello minimo. Poi cosa potrà accadere a settembre è tutto da vedere”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani. A margine di un evento in Regione, Giani ha sottolineato che “sinceramente, anche come modo fra noi di poter dire ‘stiamo tornando alla normalità’, secondo me il ridotto numero dei contagi ci può consentire di tornare ad esempio a una cosa bella che avevamo perso: la stretta di mano”
Giani si dice soddisfatto anche per quanto riguarda la campagna vaccinale anti Covid in Toscana: “Siamo in una dimensione che ci sta portando domani a superare un milione e 800mila dosi inoculate”. ha detto oggi a Pistoia, per l’avvio della vaccinazione all’interno dello stabilimento Hitachi Rail. E’ evidente che per arrivare all’immunità di gregge non ce la facciamo soltanto con le 30mila vaccinazioni al giorno degli 80 hub pubblici, abbiamo bisogno di un lavoro più capillare di cui le vaccinazioni aziendali sono fondamentali”.
A “frenare” gli entusiasmi però l’analisi comparata della Fondazione Gimbe resa nota oggi: in Toscana è occupato da pazienti Covid il 12% dei posti letto di terapia intensiva e, benché ampiamente al di sotto della soglia di saturazione del 30%, è il più alto registrato attualmente nelle regioni italiane. Dopo la Toscana, la regione con la percentuale più alta di pazienti Covid nelle terapie intensive è il Lazio, col 10%. L’indagine certifica anche che nella settimana dal 9 al 15 giugno in Toscana i nuovi casi sono diminuiti del 20,7% rispetto alla settimana precedente. La percentuale di posti letto ordinari occupati da pazienti Covid è un calo e si attesta al 4%. Anche sul fronte della vaccinazioni, i dati Gimbe si discostano dall’analisi della Regione: il 23% della popolazione toscana ha completato il ciclo di vaccinazione, e il 26,3% ha ricevuto la prima dose ed è in attesa della seconda somministrazione. Detto questo, la Toscana ha fatto molto bene sul fronte delle categorie fragili: la percentuale di over 80 con ciclo completo è pari al 90,3%, a cui aggiungere un ulteriore 7,9% solo con prima dose. Nella fascia di età 70-79 anni ha ricevuto entrambe le dosi il 35,2%, a cui aggiungere un ulteriore 53,5% solo con prima dose. La percentuale di popolazione 60-69 anni con ciclo completo è pari a 27,8%, mentre il 54,1% ha avuto la prima dose.