FIRENZE – Crescono nel capoluogo toscano – stando ai dati Inail – le denunce di malattie professionali, mentre gli ispettori operativi dell’Ispettorato del lavoro sono circa 25 e quelli tecnici in materia di sicurezza sono 3. Le ispezioni svolte nel 2020 sono 1154 di cui 899 con irregolarità e sono stati 22 le denunce di incidenti mortali sul lavoro in provincia di Firenze, e sempre nel 2020 sono state 11904 le denunce di incidenti sul lavoro. Incidenti che proseguono anche in questi giorni: oggi a Castiglione della Pescaia (Grosseto) sulla strada delle Collacchie un operaio di 44 anni, che stava lavorando in strada, è stato investito da un furgone che, secondo una prima ricostruzione, era parcheggiato e si sarebbe mosso dopo essere stato urtato da un’auto. Due giorni fa è avvenuto l’ennesimo incidente in un cantiere in viale Lavagnini a Firenze.
“Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”: è lo slogan della mobilitazione nazionale lanciata da Cgil-Cisl-Uil per la sicurezza sul lavoro. Dopo le assemblee nei luoghi di lavoro la scorsa settimana, questa settimana sono in programma presìdi nei territori e Stamattina si è svolto un flash mob in piazza Signoria di fronte a Palazzo Vecchio: alcuni lavoratori, lavoratrici, delegati e delegate hanno indossato simbolicamente un dispositivo di protezione, con abbigliamento identificativo del settore di appartenenza. Sono intervenuti alla manifestazione alcuni Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), il sindaco Dario Nardella, la segretaria generale di Cgil Firenze Paola Galgani, il segretario generale di Cisl Firenze-Prato Roberto Pistonina e il cooordinatore Uil area fiorentina Leonardo Mugnaini. Dal 24 al 28 maggio Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Firenze hanno indetto un’ora di sciopero alla fine di ogni turno di lavoro, per sensibilizzare sui temi della sicurezza sul lavoro.
“Mancano gli organismi di controllo, solo a Firenze con il personale presente si rischia un controllo ogni 5 anni: su questo è necessario investire, per prevenire rischi che ovviamente sul lavoro esistono. Ma anche sulla formazione, a partire dalle scuole”, spiega a Novaradio Paola Galgani. Ascolta >>
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