FIRENZE – Continua a far discutere la realizzazione del mega complesso alberghiero nell’ex caserma Vittorio Veneto di Costa San Giorgio: 16 mila metri quadri in tutto incastonati sulla collina tra il Forte Belvedere e il giardino di Boboli, nel 2014 ceduto dal Demanio al gruppo Lowenstein, che vuole trasformarla in un hotel luxury da 300 camere.
Molte le perplessità che però fin da subito ha suscitato quello (poco) che si sa del progetto: dai nuovi accessi carrabili all’hotel in un contesto fatto di stradine e viuzze al previsto parcheggio sotterraneo nel cuore della collina, fino all’ascensore/cremagliera che dovrebbe attraversare il giardino di Boboli garantirebbe in futuro ai facoltosi ospiti dell’albergo un accesso diretto passando da Palazzo Pitti. Ad invitare ad una attenta valutazione dei possibili danni al contesto storico-paesaggistico sono stati di recente lo storico Franco Cardini e perfino il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
Eppure del progetto si parla poco e sembra ci sia poca disponibilità alla trasparenza. Da giugno scorso un gruppo di cittadini ha raccolto le firme per avviare un percorso partecipativo come previsto dalla legge regionale sulla partecipazione: “Abbiamo ottenuto i fondi dalla Regione per un approfondimento pubblico di 6 mesi, ma dal Comune c’è una chiara volontà ad evitare qualunque confronto” denuncia Girolamo Dell’Olio, presidente dell’associazione Idra e tra i promotori del percorso partecipativo.
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