TOSCANA . “Noi siamo impegnati come non mai, anzi questo stimolerà ancora di più il nostro impegno per prevenire qualsiasi infiltrazione della criminalità organizzata. Stiamo lavorando proprio ad un protocollo con le prefetture a livello regionale, per evitare qualsiasi forma che possa direttamente o indirettamente far inserire imprese legate alla criminalità organizzata in un tessuto sano come è quello della Toscana anche del settore molto importante come quello di cui si sta parlando”.
Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani a margine di un evento a Livorno riguardo all’inchiesta della Dda di Firenze su infiltrazioni della ‘Ndrangheta in Toscana. Riguardo ai pericoli ambientali emersi dall’inchiesta Giani ha detto che “faremo subito tutte le indagini del caso, ci rapporteremo alla magistratura per capire cosa e dove dobbiamo intervenire senza intralciare il percorso delle indagini”.
Tra gli indagati nell’inchiesta figura anche il capo di gabinetto del presidente Giani, Ledo Gori, per cui ieri la Regione ha avviato le pratiche per la revoca dell’incarico. Su questo però il governatore ha preferito non pronunciarsi: “Vi è su questo un’inchiesta della magistratura di cui io ho il massimo rispetto e massima fiducia – ha detto -. Parlano per quel che mi riguarda il mio comportamento sui fatti di cui si fa riferimento con la revoca del ruolo”.