FIRENZE – Rivoluzione in arrivo per il bike sharing a Firenze: il sistema di noleggio bici a flusso libero non sarà più un servizio in concessione, ma parte integrante del sistema di trasporto pubblico della città, complementare a bus, tramvia e taxi, con il compito di rispondere alle esigenze di spostamento del cosiddetto “ultimo miglio”. In base alla delibera predisposta dalla giunta, il servizio sarà affidato dal Comune con gara ad un unico soggetto, per 3 anni (rinnovabili di altri 3) con uno stanziamento di 800 mila euro annui.
Il gestore ,a sua volta, dovrà garantire la disponibilità di 4.000 biciclette tradizionali e 600 a pedalata assistita su un’area più ampia (15 chilometri quadrati), predisporre tariffe più accessibili, che incentivino l’uso per brevi tratti e dell’utenza giovanile. Prevista l’integrazione nel sistema di infomobilità del Comune IF e la possibilità di abbonamenti integrati con il tpl pubblico, come spiega l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze, Stefano Giorgetti.
Apprezzamento è arrivato per la svolta da parte dell’associazione Fiab Firenze Ciclabile, che invece esprime rammarico per l’idea, rilanciata ieri dal sindaco di Firenze Dario Nardella e confermata dall’assessore Giorgetti, di voler introdurre l’obbligo del casco, per le bici (private o in sharing) così come per i monopattini. “Il casco obbligatorio è inutile” afferma Luca Polverini, dell’associazione Fiab Firenze Ciclabile Onlus: “E’ omologato per le basse velocità e non serve a proteggere gli infortuni dei ciclisti: bisogna lavorare sulla riduzione della velocità delle auto in città, la cultura della sicurezza stradale e potenziare i controlli, come hanno fatto tutti gli altri paesi europei”.
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