PRATO – Una manifestazione e un’assemblea pubblica davanti ai cancelli della Texprint a Prato, dopo che è stato chiuso il tavolo aperto presso l’unità di crisi in Regione Toscana per la vertenza sulla stamperia di tessuti. Lo annuncia per sabato 20 marzo, dalle 16, il sindacato Si Cobas.
La scelta di chiudere il tavolo, sottolinea Sì Cobas in una nota, “è arrivata dopo l’incontro tra l’azienda e l’unità di crisi, dove quest’ultima ha registrato ‘posizioni troppo distanti tra le parti (azienda e sindacato)’ per poter procedere nel percorso. E pensare che sindacato e lavoratori non chiedono altro che applicare il contratto nazionale, avere regolari contratti e il rispetto delle leggi sugli orari di lavoro, riposi, malattie, ferie, spiega Sara Caudiero ai microfoni di Novaradio
Per Sì Cobas, la Regione Toscana , “vuole davvero lavarsene le mani così dichiarando il proprio lavoro ‘concluso’? La chiusura del percorso istituzionale è un fatto gravissimo. Ancora più grave se teniamo conto del fatto che l’unità di crisi è stata informata del fatto che l’azienda sta procedendo all’invio di decine di lettere di contestazione disciplinare (con oggetto fatti inventati e falsità) nei confronti dei lavoratori che stanno scioperando. Insomma, mentre tutto fa pensare che l’azienda voglia procedere in maniera ‘sporca’ al licenziamento di chi ha avuto il coraggio di denunciare lo sfruttamento, la Regione Toscana decide di ‘uscire’ dalla vicenda. Tutto questo è inaccettabile”.