FIRENZE – Non si ferma l’inchiesta sui presunti concorsi pilotati all’Università di Firenze. Oggi diverse perquisizioni sono state eseguite dalla guardia di finanza, su mandato della procura guidata da Giuseppe Creazzo, nel quadro delle indagini sul sistema che avrebbe inquinato la gestione di cattedre e concorsi.
Trenta le persone indagate per associazione a delinquere, corruzione, concussione e abuso di ufficio, tra cui professori universitari e dirigenti dell’Auo Careggi,: tra loro anche il rettore Luigi Dei, cui è contestata l’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e all’abuso di ufficio, Stesso reato contestato ad altre sei indagati: l’avviso di garanzia è stato recapitato dalla Procura dopo che i finanzieri si sono presentati nell’abitazione privata del rettore e anche negli uffici di piazza San Marco. “Ogni documentazione ritenuta utile è stata acquisita dall’autorità giudiziaria – ha dichiarato Dei – sono sereno e fiducioso che ogni vicenda potrà essere chiarita”.
Perquisizioni della guardia di finanza sono state fatte anche negli uffici dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi e in varie altre città: Milano, Roma e Ancona.
L’inchiesta è l’ultima in ordine di tempo aperta dalla procura fiorentina su presunti concorsi pilotati nell’ateneo fiorentino e in particolare nella facoltà di medicina. Una legata a cardiochirurgia, l’altra per presunte turbative nell’organizzazione di concorsi, che vede indagate una ventina di persone (tra cui il il direttore generale di Careggi Rocco Damone): secondo l’accusa ci sarebbero state logiche spartitorie nell’assegnazione delle cattedre universitarie e nella programmazione dei concorsi. I reati ipotizzati sono falso, abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.