FIRENZE – Con la zona arancione, slitta il rientro in classe per gli studenti universitari che si stava preparando l’Università di Firenze. A lezione potranno andare solo le matricole e alcuni specifici corsi. Si protrae quindi la lontananza dalle aule di studio per gran parte di una comunità di circa 50 mila studenti. Che cominciano a non poterne più, (tornando) a manifestare in piazza per chiedere il ritorno della didattica in presenza. Stamani un gruppo di studentin universitari si è ritrovato in piazza SS.Annunziata con pc e cartelli in mano per fare visibilità alla loro protesta.
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Il ritorno ad una “nuova” normalità, i correttivi alla “didattica duale”, la questione degli spazi universitari, e più in generale il modello didattico saranno al centro della imminente campagna per l’elezione del nuovo rettore che succederà a Luigi Dei. Campagna su cui “vigilano” anche le organizzazioni studentesche, che marcano stretto i candidati – sia quelli in campo che quelli ancora in pectore – sui temi caldi da risolvere: “La didattica a distanza va rivista – ha spiegato Guglielmo Perini, di sinistra universitaria Università Firenze – e andranno date risposte a questioni già presenti ma che il covid ha acuito: accesso alle lezioni per tutti, spazi e tecnologie adeguate, edilizia universitaria, stop a rincari alle tasse e progressività, diritto allo studio”
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