FIRENZE – Nell’ambito delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri il Comune di Firenze presenta ‘Bronzino e il Sommo Poeta. Un ritratto allegorico di Dante in Palazzo Vecchio’, esponendo all’interno del Salone dei Cinquecento il ‘Ritratto allegorico di Dante’, opera di Agnolo Bronzino.
L’esposizione del dipinto – promossa dal Comune di Firenze, curata da Antonio Natali e Sergio Risaliti e realizzata da Mus.e – si terrà da domani fino al 31 maggio e sarà inclusa nel percorso museale di Palazzo Vecchio. La storia di questa lunetta è riferita da Giorgio Vasari nella Vita del Bronzino: secondo la ricostruzione vasariana infatti il ritratto di Dante oggetto della mostra in Palazzo Vecchio, un olio su tela datato 1532-1533, fu commissionato al pittore insieme ai ritratti di Petrarca e Boccaccio per ornare una camera della casa del colto banchiere fiorentino Bartolomeo Bettini. Dei tre ritratti commissionati al Bronzino, solo quello di Dante è arrivato fino ad oggi.
Come sottolineato dal sindaco di Firenze Dario Nardella “l’esposizione vuole non solo omaggiare Dante con l’arte di un altro grande artista fiorentino ma anche riportare nella casa dei fiorentini quel concittadino così illustre e così vituperato in vita con l’esilio”. L’assessore alla cultura di Palazzo Vecchio Tommaso Sacchi ha sottolineato che “la figura di Dante torna idealmente nel palazzo pubblico dove il grande letterato fu anche politico impegnato per la sua città”. Per Risaliti “quello di Bronzino è qualcosa di più di un bellissimo ritratto, è l’omaggio di un pittore, che fu anche eccellente poeta, all’immenso Dante, punto di riferimento tanto nella lirica del Cinquecento quanto per le arti in genere”, secondo Natali “è come realizzare il sogno di Dante d’essere con tutti gli onori celebrato in patria”. Ascolta l’intervista a Natali >>