FIRENZE – Era il 1992 quando la compagnia fiorentina Pupi e Fresedde, che proprio allora si dedicava alla rivisitazione del varietà italiano, fu scelta da Pippo Baudo per realizzare una serie di sketches comico/musicali per la trasmissione “Partita doppia” in onda settimanalmente su RAI 1 fino al marzo del 1993.
Grazie alla collaborazione di RAI – Direzione Teche, dal 12 febbraio al 12 marzo, i 24 sketches realizzati da Angelo Savelli andati in onda in quel periodo tornano disponibili attraverso la home page del Teatro di Rifredi (www.toscanateatro.it).
In quegli anni la Compagnia Pupi e Fresedde stava ottenendo un notevole successo grazie a spettacoli come “Carmela e Paolino, varietà sopraffino” di Josè Sanchis Sinisterra, “Café champagne” e “Gian Burrasca, un monello in casa Stoppani” di Savelli, in cui veniva rivisitato il patrimonio del varietà italiano, dall’avanspettacolo alla canzone umoristica. L’eco di questo successo arrivò alle orecchie di Pippo Baudo che, dopo una verifica avvenuta al cortile delle Oblate dove la compagnia si esibiva da due estati con il tutto esaurito, la scritturò per realizzare una sorta di storia del costume italiano dal 1900 fino al 1960 attraverso le “canzonette” dell’epoca, dalle macchiette delle sciantose al festival di Sanremo, passando dai motivetti del ventennio alle canzoni del dopoguerra.
Punto di forza dell’operazione i tre straordinari interpreti, già da anni protagonisti di molti spettacoli di Savelli: i fratelli Gennaro e Gianni Cannavacciuolo e Antonella Cioli i quali, oltre ad essere fini conoscitori della materia trattata, possedevano spiccate doti sia come attori che come cantanti, oltre che una notevole presenza televisiva. Con pochi minuti a disposizione per ogni puntata, ma con uno staff di collaboratori di primissimo ordine (consulenza musicale Sergio Bardotti e Pippo Caruso, scene Alida Cappellini e Giovanni Licheri, costumi Silvia Frattolillo, regia televisiva Giancarlo Nicotra), i brevi e divertenti siparietti della Compagnia conquistarono subito l’incondizionato favore di Pippo Baudo e del pubblico televisivo registrando un notevole share.
>> Ascolta l’intervista ad Angelo Savelli <<